Gli affitti brevi sono stati protagonisti di un vero e proprio boom, in particolare negli ultimi anni.
Sicuramente spinti dalla crescita del turismo, dalle piattaforme digitali e dalla crescente domanda di flessibilità abitativa.
Tuttavia, nel 2025, il settore sta vivendo importanti cambiamenti, dettati da nuove regolamentazioni, fluttuazioni della domanda e trasformazioni nelle abitudini dei viaggiatori e degli investitori.
Ma quindi cosa possiamo aspettarci dal futuro degli affitti brevi? Vediamolo insieme.
Nel 2025 il mercato sta attraversando una fase di rallentamento e adattamento, influenzata da diversi fattori:
- Regolamentazioni più severe da parte dei governi per limitare l’impatto degli affitti brevi sul mercato residenziale.
- Fluttuazioni della domanda turistica, con cambiamenti nei flussi di viaggiatori e nelle loro preferenze.
- Crescente concorrenza tra proprietari e professionisti del settore, con una maggiore necessità di differenziare l’offerta.
Ma cosa cambia nel 2025?
Uno degli aspetti più rilevanti per il mercato degli affitti brevi nel 2025 è l’introduzione di nuove normative in molti paesi europei, Italia compresa. Tra i cambiamenti più significativi troviamo:
1.Introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN)
Dal 1° gennaio 2025, in Italia è obbligatorio per tutte le strutture destinate agli affitti brevi ottenere un Codice Identificativo Nazionale (CIN). Questo codice serve a regolamentare il settore e garantire maggiore trasparenza.
Chi non espone il CIN nelle comunicazioni pubblicitarie rischia multe da 800 a 8.000 euro
2.Limiti alla durata degli affitti brevi
Alcune città turistiche, come Roma, Firenze e Milano, stanno introducendo restrizioni sul numero di giorni in cui un immobile può essere affittato a breve termine per evitare la riduzione dell’offerta abitativa per i residenti.
3.Tasse e obblighi fiscali più stringenti
Nel 2025, molti governi stanno imponendo tasse più alte sugli affitti brevi, rendendoli meno vantaggiosi rispetto al passato. Ad esempio, in Italia è prevista una stretta sulla cedolare secca per gli affitti turistici, con possibili aumenti della tassazione per chi possiede più immobili destinati a questo uso.
Cosa significa tutto questo per i proprietari?
Serve una gestione più professionale, con maggiore attenzione agli aspetti fiscali e burocratici. Affidarsi a un’agenzia specializzata può diventare una scelta strategica.
Per rimanere competitivi nel 2025, gli operatori degli affitti brevi devono adattarsi a due grandi tendenze:
1.Automazione e digitalizzazione
L’uso della tecnologia sta rivoluzionando il settore, tramite check-in automatici con smart lock per ridurre i costi di gestione, tramite intelligenza artificiale e domotica per migliorare l’esperienza degli ospiti e ottimizzare i consumi energetici.
2.Sostenibilità e turismo responsabile
Gli ospiti del 2025 sono sempre più attenti all’ambiente, perciò alcune strategie vincenti sono: appartamenti eco-friendly con elettrodomestici a basso consumo, riduzione della plastica monouso e promozione del turismo locale, valorizzando esperienze a basso impatto ambientale.
Quindi conviene ancora investire negli affitti brevi nel 2025?
La risposta è: dipende.
Conviene se…
- Hai un immobile in una località con alta domanda turistica o lavorativa.
- Sei disposto a gestire l’immobile in modo professionale e conforme alle normative.
- Puoi offrire un’esperienza di valore, differenziandoti dalla concorrenza.
Potrebbe non convenire se…
- Il tuo immobile si trova in una zona con bassa richiesta o forte concorrenza.
- Non vuoi affrontare gli adempimenti burocratici e fiscali più stringenti.
- Preferisci una rendita stabile e sicura nel tempo, senza il rischio della stagionalità.
Il mercato degli affitti brevi nel 2025 quindi non è più una miniera d’oro facile come qualche anno fa.
Le nuove normative, l’aumento della concorrenza e le mutate esigenze dei viaggiatori richiedono una gestione più attenta e strategica.
Tuttavia, per chi è pronto ad adattarsi e a investire in tecnologia, sostenibilità e qualità del servizio, le opportunità continuano a esistere.
Se hai un immobile e vuoi capire come valorizzarlo al meglio nel mercato attuale, contattaci! Il mio team di esperti immobiliari ed io possiamo aiutarti a scegliere la strategia migliore per te.
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Federica Berti, agente immobiliare
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